TASSA DI SOGGIORNO
Marisa Melpignano agli amministratori comunali: 'Vendete gli immobili comunali e fate pagare gli evasori invece di tassare gli operatori turistici'
L'imprenditrice in questa sua nota chiarisce che la ribellione degli operatori turistici non è nei confronti della tassa di soggiorno, ma nel modo e nei tempi e per l’uso che si fa delle somme riscosse dal turismo per il turismo.

Fasano - Dalla signora Marisa Melpignano, amministratrice di Masseria San Domenico, riceviamo questo intervento, in merito all'introduzione a Fasano della Tassa di Soggiorno per tutto l'anno.
«Per come è stata posta la questione della tassa di soggiorno e la reazione degli operatori turistici, l'impressione che si sta dando ai fasanesi è che “chi ha la pancia piena tira i calci” quindi sarebbe bene sentire anche la voce degli operatori turistici e trarne di conseguenza un giudizio più obbiettivo. Fasano è diventata un polo turistico di rilevanza internazionale, mi chiedo, per merito degli amministratori attuali? Il proliferare delle strutture turistiche si deve al coraggio e alla lungimiranza degli amministratori precedenti che ne hanno favorito il sorgere, ma poi a far arrivare i turisti ed aumentarne l'occupazione, il merito e le spese sono solo degli operatori, che ricevono la riconoscenza degli amministratori dei comuni viciniori per l'impulso dato all'incremento delle presenze nel territorio grazie alle strutture di qualità a Fasano.
“Nemo profeta in patria”. I nostri amministratori con grosse difficoltà finanziarie, percorrono la strada più breve e indolore per non offuscare la loro popolarità usandoci come mucche da mungere. I 18 milioni di euro di stipendi che noi paghiamo, non portano benessere a tutto il paese facendo muovere l'economia? Il contrabbando rendeva così tanto? Anche l'artigianato che era in via di estinzione grazie alla presenza di strutture turistiche è risorto a nuova vita. Diamo migliaia di posti di lavoro, certo non possiamo assumere tutto il paese, ma delle volte anche avendo bisogno di personale, a molti mancano i requisiti: scarsa conoscenza delle lingue straniere, poche elasticità ad accettare gli orari degli hotel, mentalità un po' retrograda di alcuni mariti che non accettano gli orari degli impegni lavorativi delle loro consorti. Spesso si cerca lavoro dalle nostre parti con la mentalità dell'impiego statale.
Chi ha capito le dinamiche del turismo, trova occupazione in tutte le categorie di accoglienza. L'approccio del sindaco verso gli operatori è sbagliato e a volte falsificato. Facciamo di tutto per destagionalizzare (specialmente ora che la disoccupazione è stata ridotta) per far lavorare gli stagionali per almeno 8 -9 mesi perché i loro figli mangiano tutto l'anno! Non potendo assumere tutti annuali cerchiamo di andare loro incontro e la bassa stagione sopravviviamo con i gruppi, gli eventi con prezzi stracciati anche nei 5 stelle lusso. Non si può giudicare dai prezzi dichiarati nelle tabelle che possono essere valide non più di 15 giorni l'anno. Gli altri mesi sono tutti sconti, percentuali più alte alle agenzie e non abbiamo la possibilità di attingere dalle tasse come il sindaco, ma dalle banche che sono diventate peggio degli strozzini. Il sindaco mentendo dice alla stampa che concerta le spese della tassa di soggiorno con gli operatori e la gente purtroppo ci crede. Invece ci convoca, ci presenta già un elenco prestabilito di spese, senza mai aver ascoltato almeno una delle nostre richieste per l'uso del danaro che riscuotiamo per conto dell'amministrazione.
Nelle spese di previsione di quest'anno, appena 10 mila euro per la promozione turistica, giusto quello che serve per le loro passeggiate alla Fiera del turismo (BIT). Noi chi più chi meno, tutto l'anno con spese notevoli, sguinzagliamo per il mondo i nostri impiegati per la vendita e la promozione delle nostre strutture e automaticamente promuoviamo il territorio.
Si parla di destagionalizzare e poi proprio quando si lavora all'osso e con i gruppi non solo si estende tutto l'anno la tassa, ma si equiparano i gruppi agli ospiti individuali. Gli organizzatori di eventi cercano di guadagnare il più possibile fra il range che pagano i loro clienti e quello che spendono, quindi se possono risparmiare anche mille euro ad evento non si fanno scrupoli di indirizzare dove è più conveniente.
Gli amministratori conoscono solo le loro ragioni tassando noi a favore del resto dei cittadini. Ma si sono fatti i conti? Quanto pensano di ricavare di più con questa estensione annuale? Vi assicuro, veramente poco, quindi non valeva la pena di sollevare tutto questo putiferio. Neppure le nostre richieste a costo zero sono state soddisfatte tipo: un servizio taxi, le pulizie delle strade nelle vicinanze delle strutture….. Noi stipendiamo un addetto ad espletare la pratica della tassa di soggiorno, un addetto per la pulizia delle strade adiacenti le strutture, paghiamo la percentuale per le carte di credito fino al 4% di tasca nostra, perché la tassa, purtroppo, viene riscossa in fattura.
Gli amministratori in difficoltà pensassero a fare cassa diversamente: vendendo gli immobili di proprietà comunale, monitorando tutte le attività abusive e colpendo gli inadempienti. La ribellione degli operatori turistici non è nei confronti della tassa di soggiorno, ma nel modo e nei tempi e per l'uso che si fa delle somme riscosse dal turismo per il turismo. Finché questo non si capirà gli operatori saranno sempre sul piede di guerra».
di Redazione
24/02/2019 alle 18:44:19
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